I heard her voice on the tel...Kosovo '99

That night, I heard her voice. On the telephone. From Kosovo. It was march 28-th 1999. That night another voice has been rebelled inside of me, in my soul. It wanted that all the world hearded those words. Words of anger discouragement desperation. Zyrafet has been dragged out of her house with the strength. Zyrafet is alone in the cold without anything, but the heat of my voice….
 
My performance draws the origin from this conversation….
The video is mute. The silence is deadly. The silence asks respect and attention. The personage (interpreted by myself) is inside of her own house; the graphic sign on the background, represents the roof of a habitation.
 
Two violent hands govern the protagonist, that courageously doesn't abandon her house. Will be possible to resist? Suddenly the personage changes into a desert landscape. Is the earth of Kosovos people,without Kosovos one . The expressive movements of the head create anguish and delay. And about tomorrow; how will it be?
stills from the video "I heard her Voice on the telephone...Kosovo march 28th '99", Video performance, color, mute, duration 2min, 1999 . critical text Francesca Pasini
Quella notte ho sentito la sua voce. Al telefono. Dal Kosovo. Era il 28 marzo 1999. Quella notte un'altra voce si è ribellata dentro di me, nella mia anima. Voleva che tutto il mondo udisse quelle parole. Parole di rabbia, sconforto, disperazione. Zyrafet è stata trascinata fuori dalla sua casa con la forza. Zyrafet è sola, al freddo, senza null'altro che il calore della mia voce
 
La mia performance trae origine da questa conversazione…
Il video è muto. Il silenzio è mortale. Il silenzio chiede rispetto e attenzione. Il personaggio (interpretato da me stessa) è dentro la propria casa ( il segno grafico sullo sfondo rappresenta il tetto di una abitazione).
 

Due mani violente governano il protagonista, che coraggiosamente non abbandona la sua casa. Sarà possibile resistere? Improvvisamente il personaggio si trasforma in un paesaggio deserto. E' la terra dei kosovari senza kosovari. I movimenti espressivi della testa creano angoscia e attesa. E il domani come sarà?