Sleeping? No. Better dreaming. A little burning sugar house is sheltering a double and intentionally unaware dreaming girl, far from disaster, far from war, far away from the bad world. The contrasts between consciousness and unconsciousness, dreaming the peace and burning the dreams, silence and chaos, light and darkness,meet each other in a weird harmony.The fire is warm rather than violent. It might be a dream! Both of the girls aren't scared but quiet and peaceful, so convinced that nothing is threatening them. Together in the same endless dream, like the whole universe is. Better dreaming.
(text from the catalogue "Blood and Honey" for the exhibition with the same name at ESSL Vienna, curated by Harald Szeemann)
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"L’opera “Eclipse” si sviluppa in quello stato intermedio di percezione che sta tra la realtà e la ricostruzione immaginaria della realtà chiamata stato di dormiveglia.
Ho costruito i muri di una casa cadente con del fragile materiale come le zollette di zucchero. L’ambiente asseconda le regole costruttive di una scenografia teatrale.
Ho rappresentato una luna nera su sfondo rosso, a richiamare i colori della bandiera del mio paese d’origine.
Dentro la casa che brucia, ho posto una figura pacifica che sogna, lontana da tutto ciò che accade. La figura femminile che si sdoppia, riposa viaggiando con i pensieri altrove. Il dualismo tra realtà e sogno. Quello che abbiamo e quello che desideriamo; la convivenza nello stesso luogo del “destino” e della libera scelta di essere.
Ma la casa di zucchero non brucia realmente, muta bensì in dolce caramello, cosi come la realtà amara è in grado di trasformarsi a volte in dolce sogno. E come nelle fiabe, tutto è permesso: tutto può accadere nello stato di dormiveglia. Eclipse ’99 è legata ed un particolare fatto storico della guerra in Kosovo, in tutto simile a tante altre esperienze umane negative. Il sole piuttosto che fonte di luce e vita, diviene sfera buia e nera foriera di infausti presagi. Si tratta tuttavia di un’assenza di luce soltanto momentanea che dietro di sé nasconde nuova vita. E di nuovo tutto può accadere, anche un happy end dove lo stato di appagamento dello spettatore è finalmente totale in quanto la sua immaginazione combacia perfettamente con la realtà, come il sole e la luna di un’eclissi." Vénera Kastrati |